Leo von Klenze


In Baviera troviamo Leo von Klenze (1784-1864) lavora prima per il fratello di Napoleone poi al servizio del principe ereditario di Baviera Ludwing von Wittelsbach, per cui costruisce la neoclassica Piazza Reale (lonisplatz) (1816-64), vari sono i momenti di questa progettazione. 
L’inizio dei lavori avviene nel 1816 con la Gliptoteca (primo museo statale di scultura al mondo), costruita appositamente per custodire le opere di scultura collezionate dal principe Ludwing (e che il principe voleva fossero di pubblico godimento).
Il principe fece fare vari progetti poi alla fine il risultato è un mix tra greco e rinascimentale (la parte centrale con pronao e tutte le sue caratteristiche classiche e poi la altre parti sono ornate da nicchie di tipo rinascimentale).
La pianta è quadrata con una serie di sale concatenate le une alle altre che si aprono sulla corte interna, nell’entrata principale troviamo un pronao, mentre nell’entrata secondaria con un colonnato di dimensioni minori; all’inizio era molto decorata, ora in parte eliminata.
Troviamo poi l’Alte Pinakothek del 1836, che fa parte sempre di questo complesso museale, anche qui troviamo una influenza del rinascimento, sopratutto nelle ali di aggiunta alla residenza imperiale.
Venne in gran parte dedicato alla pittura italiana, il trattamento di facciata è ispirato al Palazzo della Cancelleria e al cortile del Belvedere in Vaticano; mentre la sua pianta innovativa, destinata ad esercitare una notevole influenza, è costituita da sette larghe gallerie illuminate dall’alto, affiancate su un lato da sale più raccolte per quadri di minori dimensioni, a loro volta collegate una all’altra e aperte sulla galleria principale.
Più tardi venne costruito l’accesso alla piazza attraverso i Propilei (1846-53), con un’elemento centrale d’entrata e due torri centrale in tipico stile neoclassico, affiantaco da due severe torri laterali che ricordano stilemi egizi. 
Troviamo poi il Monopteros del 1827 nel giardino pittoresco all’inglese a Monaco; come abbiamo visto infatti il giardino all’inglese si era notevolmente diffuso e in esso venivano spessi collocati questi tempietti o padiglioni che possono essere o in stile neoclassico o gotico. 
Altra opera monumentale e molto famosa è il Walhalla a Regensburg (1830-42) dove vediamo riprese in maniera eloquente le caratteristiche classiche greche, si tratta di un incombente volume di marmo grigio non levigato, mentre l’interno troviamo una sontuosa policromia derivata dal rivestimento con marmi pregiati e con i busti di illustri personaggi tedeschi.
Nella Max-Joseph Plaz a Monaco (1835) lavora insieme a Von Fischer nel teatro nazionale, caratterizzato da un doppio timpano ed il pronao classico; a fianco troviamo il Palazzo della posta di Von Klenze che ricorda l’ospedale degli innocenti a Firenze e quindi il rinascimento italiano. 
Sempre nella Max Joseph plaz abbiamo la ripresa del rinascimento fiorentino in particolare palazzo Pitti e palazzo Rucellai nel Palazzo reale di Monaco (1835).
Troviamo infine la Die Ruhmeshalle (1850) a Monaco, con la statua della Bavaria, circondata da un edificio porticato e sotto i portici lungo il perimetro ci sono dei medaglioni con i volti dei bavaresi famosi.

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